(ER) ISLAM BOLOGNA. E ORA ANCHE MUSULMANI NON VOGLIONO LA... -2-
(DIRE) Bologna, 10 gen. - Giuseppe Abd al-Azim Pisano, direttore
degli Affari sociali del Coreis, propone invece l'istituzione di
un Comitato di controllo al livello regionale, per definire nei
minimi dettagli (compresa, ad esempio, la preparazione dell'imam)
il perimetro di diritti e doveri delle comunita' islamiche non
riconosciute ufficialmente. Mentre Patrizio Gattuso (gruppo
Misto) chiede di istituire un "tavolo di controllo preventivo a
composizione mista". Momenti di tensione, vanno poi in scena
quando Paolo Natali (Pd) ammette "una pesante sottovalutazione
dell'amministrazione" nella gestione iniziale dell'affaire
moschea. Salvo poi rinfacciare al centrodestra la responsabilita'
di aver concesso la sede attuale di via Pallavicini agli attuali
inquilini del Centro islamico: "Gli interlocutori non ce li siamo
scelti- manda a dire l'ex diellino- ce li siamo trovati li'".
Tutti spunti che pero' Libero Mancuso, assessore agli Affari
istituzionali, non accoglie, a parte un rallentamento della
tabella di marcia per approntare la delibera che dara' il via
libera al progetto della moschea. Prima, infatti, la commissione
Affari generali sara' riconvocata per indagare fino in fondo i
rapporti tra il Centro islamico e l'Ucoii, anche alla luce
dell'inchiesta penale che coinvolge i vertici dell'associaizone,
accusati di istigazione all'odio razziale. Per Mancuso, infatti,
"non c'e' alcun ostacolo legale alla moschea". Esistono, invece,
"problemi di fondo connessi, dal punto di vista politico, alla
sicurezza ed al finanziamento". Ma, insiste l'ex magistrato, "non
c'era nessuna ragione per dire di no" al Centro islamico
inviato il 11/01/2008 14:28:20