(ER) COMUNE BOLOGNA. GOVERNO LO CORREGGE:
BIGNAMI (AN): DA UFFICI POSIZIONI DI PARTE, ORA NAPOLI SI DIMETTA
(DIRE) Bologna, 23 ott. - Il piu' felice e' il consigliere
comunale di An Patrizio Gattuso: "Adesso scoperchiamo tutto",
esulta pensando gia' alla prima offensiva su Hera. Il finiano
sventola le due paginette con cui il Governo da' ragione al
centrodestra, con un parere datato 15 ottobre che e' arrivato
questa mattina sul tavolo della sottocommissione Statuto di
Palazzo D'Accursio e in cui si legge: i consiglieri comunali
hanno "il diritto di acquisire notizie, informazioni e atti delle
societa'" in cui il Comune abbia anche una quota di minoranza.
Insomma, tanto per citare le piu' note, Hera, Sab (la societa'
che gestisce l'aeroporto Marconi) e Cup2000. E' la conclusione di
una battaglia che ha portato nei mesi scorsi i consiglieri
polisti anche a protestare imbavagliati in Consiglio comunale,
con un blocco dei lavori che si e' protratto per alcune sedute.
Il Comune infatti, attraverso le posizioni in particolare del
segretario Marcello Napoli e dell'ufficio legale, riteneva che
quelle informazioni non potessero essere fornite ai consiglieri.
Proprio per sbloccare la situazione, su proposta della
consigliera Ds Maurizia Migliori, si decise di chiedere a Roma.
Ed ecco oggi il parere della Commissione per l'accesso ai
documenti amministrativi, un organo che fa capo alla presidenza
del Consiglio dei ministri e dunque al premier Romano Prodi. Una
sentenza che pero' ora spinge l'opposizione di centrodestra a
chiedere la testa di Napoli. "Non ho mai avuto fiducia ne'
nell'ufficio legale ne' nell'avvocato Napoli come ruolo di
garanzia- attacca il presidente della commissione Bilancio
Galeazzo Bignami (An)- e mi permetto di sollecitare le dimissioni
di Napoli come segretario, perche' essendo anche direttore
generale non puo' garantire indipendenza". (SEGUE)
(DIRE) Bologna, 23 ott. - Anche Forza Italia, col capogruppo
Daniele Carella chiede a questo punto "azioni contro quei settori
dell'apparato che si mettono di traverso". Bignami chiede alla
sottocommissione, anche alla luce di quanto accaduto sulla
moschea, di richiamare ufficialmente l'ufficio legale "alla
correttezza e alla lealta' nei confronti dell'amministrazione. E
per amministrazione non intendo il centrosinistra". An, insomma,
ne approfitta per stigmatizzare "il comportamento di uffici
troppo intenti ad accontentare l'amministrazione intesa come
colore politico e non come istituzione". I consiglieri ulivisti
pero' difendono i dirigenti su tutta la linea. "Mi sembra che un
giudizio negativo noi confronti degli uffici non ci stia", frena
Migliori invitando anche a guardare le limitazioni all'accesso
agli atti di cui parla il parere governativo.
"Bisogna fare tesoro di questo parere, la segreteria ora
stenda un articolo che ne tenga conto- sollecita Paolo Natali
(Dl)- ma questa non e' una certificazione d'incapacita' di chi
aveva dato un parere diverso". La sinistra incassa il si' alle
"indagini" dei consiglieri sulle societa' partecipate dal Comune
con "soddisfazione". "La risposta della presidenza del Consiglio-
spiega il capogruppo Prc Roberto Sconciaforni- consente ai
consiglieri di avere uno strumento in piu' per svolgere il loro
lavoro". Serafino D'Onofrio (Cantiere) parla di "smentita" nei
confronti dell'amministrazione: "Possibile che i nostri uffici
non sapessero una cosa che si basa su pronunce della Corte
costituzionale, del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti?",
si chiede. "Non credo sia giusto che i colleghi anche di altri
gruppi- aggiunge poi l'occhettiano- debbano imbavagliarsi per
vedere riconosciuto un loro diritto".
inviato il 24/10/2007 11:28:55