Paolo Natali
Paolo Natali

 

AREE ORTIVE


(ER) AMBIENTE BOLOGNA. CITTA' CRESCE E "FAGOCITA" ORTI ANZIANI
ANCESCAO: RICREARLI IN PARCHI E LUNGOFIUMI; INTANTO UN DATABASE

(DIRE) Bologna, 22 ott. - I quasi 3.000
orti degli anziani del
territorio di Bologna stanno "stretti" e chiedono di essere
valorizzati di piu', magari con nuovi spazi. La crescita della
citta' ha infatti cambiato le condizioni di quelli esistenti, con
inquinamento ambientale, acustico o nuove situazioni che
complicano la vita agli anziani che vogliono coltivare piccoli
appezzamenti di terreno. La risposta del Comune di Bologna, per
il momento, e' la creazione di un "database" di tutti gli spazi
di questo genere presenti sul territorio. Una soluzione che, per
Daniele Carella, capogruppo di Forza Italia a Palazzo d'Accursio,
che oggi ha portato la questione all'attenzione della commissione
"Territorio", non e' abbastanza concreta.
I problemi degli spazi da coltivare assegnati agli anziani in
comodato gratuito, li ha spiegati alla commissione il presidente
dell'Ancescao (Associazione nazionale centri sociali, comitati
anziani e
orti) di Bologna, Franco Barbani. Il fatto e' che "i
quasi 3.000
orti di Bologna sono stati costituiti anni fa, ma ora
la citta' ha cambiato volto e con essa e' mutato anche il
paesaggio urbano". Questo porta con se' problemi concreti, con
molte zone circostanti agli
orti che ora sono di intralcio alle
coltivazioni, ad esempio vicino all'ospedale Maggiore, "dove
adesso c'e' una strada su cui passano 100.000 veicoli al giorno".
Oppure, ricorda anche Carella, "le aree vengono abbandonate ad
atti di vandalismo o sono di fianco a strutture, che un tempo non
c'erano e che inquinano". Per queste situazioni, l'associazione
degli
orti chiede al Comune di individuare aree sostitutive: "Ad
esempio- propone Barbani- si potrebbero fare nei parchi o sul
lungo Reno". (SEGUE)


(DIRE) Bologna, 22 ott. - Oltre a chiedere nuovi spazi per gli
orti, il presidente dell'Ancescao fa notare alla commissione
"Territorio" come tre anni fa se ne fosse gia' parlato sempre a
Palazzo D'Accursio e si fosse poi stipulata una convenzione con
l'amministrazione comunale tramite l'approvazione di un ordine
del giorno. Ma da quel momento le cose non si sono avviate, e "lo
dimostra il fatto si fa ancora riferimento ad un regolamento del
1990".
L'Ancescao chiede poi alla commissione di Palazzo d'Accursio
la creazione di "database", una mappatura attraverso un sistema
informatico delle aree presenti nel territorio del Comune di
Bologna. E questa verra' fatta entro la fine dell'anno, annuncia
il presidente della commissione Paolo
Natali (Dl), "per dare la
possibilita' ai cittadini di conoscere le situazioni degli orti,
ad esempio rendendo accessibili le liste d'attesa sulle
assegnazioni degli spazi, e unificando i sistemi diversi che ad
oggi ogni Quartiere prevede". Ma l'assenza di ulteriori proposte,
non piace all'azzurro Carella, che vorrebbe "progetti concreti su
quali aree utilizzare per nuovi orti o su dove trasferire quelli
gia' esistenti". Gli orti, per Carella, "coinvolgono ben piu' di
3.000 anziani, e sono uno spazio di aggregazione molto
importante". Il berlusconiano si augura quindi che il problema
degli orti possa essere "valutato piu' attentamente, ad esempio
tenendo conto dei cambiamenti climatici" e ne auspica
"l'inserimento in un capitolo apposito del prossimo bilancio". E
anche Barbani (Ancescao) dice che "non si tratta di rilanciare
qualcosa che non funziona", ma di "difendere meglio e valorizzare
di piu' quello che c'e'".

inviato il 23/10/2007 08:42:25

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