Paolo Natali
Paolo Natali

 

MOSCHEA


ISLAM. BOLOGNA, DL: SÌ A MOSCHEA, MA ORA NESSUNO SOTTOVALUTI
NATALI: QUANTIFICARE LE ESIGENZE E OPTARE PER IL MINORE IMPATTO

(DIRE) Bologna, 24 set. - Si' alla moschea, ma senza ripetere gli
"errori" del passato. Cioe', in primis, senza il replay di una
"sottovalutazione dell'impatto socio-culturale e politico che la
realizzazione della moschea era destinato a suscitare". E
soprattutto, evitando quella "carenza d'istruttoria sulla
proposta avanzata e che ha reso impossibile una sua difesa". Dal
suo blog, il presidente della commissione Territorio a Palazzo
D'Accursio, il Dl Paolo
Natali, fissa questi due paletti sulla
strada che il Comune ha deciso di intraprendere dopo aver
azzerato la delibera per la realizzazione della moschea al Caab.
Una scelta "opportuna", secondo
Natali, che sconta pero' proprio
la sottovaluzione dell'impatto del progetto e l'insufficiente
comunicazione alla citta' sui suoi elementi. Al tempo stesso,
pero', "non puo' essere in questione se un nuovo luogo di culto,
al posto di quello gia' esistente da molti anni in via
Pallavicini debba essere reso possibile, ma soltanto come e dove
cio' debba realizzarsi", chiarisce
Natali.
Il punto da cui partire, secondo il Dl, e' la richiesta del
Centro islamico: stante l'inadeguatezza della situazione attuale,
"qual e' la domanda di spazi per i diversi usi che viene
avanzata?". Appurato cio' il Comune dovra' "fare una sua
valutazione critica, che comprenda anche un'analisi quantitativa
dell''arcipelago' dei fedeli musulmani a Bologna e dei diversi
luoghi di preghiera esistenti". Poi, l'istruttoria "deve
comprendere le ragioni per cui la scelta e' caduta sul Caab". Una
volta chiarito cio' "in modo convincente" andranno confrontate le
diverse aree comunali "in grado di rispondere alle necessita'"
del Centro islamico" (tenendo conto della distanza dalle
abitazioni, dei collegamenti e del trasporto pubblico) per poi
"scegliere la proposta di minore impatto socio-ambientale".
(SEGUE)


(DIRE) Bologna, 24 set. - Solo chiariti una serie di elementi a
monte, secondo
Natali, si potra' poi arrivare alla stima dei
valori dei terreni e la aldefinizione dei criteri di permuta (e
gli eventuali conguagli) con l'area di viale Felsina, di
proprieta' del Centro islamico sara' l'atte termoinale.
"Contestualmente- prosegue il consigliere Dl- si tratta di
definire le modalita' realizzative (che devono assicurare la
massima trasparenza nelle fonti di finanziamento) e gestionali,
improntate all'informazione ed alla conoscenza delle attivita'
programmate e svolte nel Centro". Tra l'altro, "uno schema di
convenzione da cui partire e' gia' pronto".
Natali si sofferma anche sull'atteggiamento dell'opposizione
facendo notare che "coloro che oggi alimentano sospetti e
diffidenza nei confronti degli esponenti del Centro islamico (in
quanto aderente all'Ucoii) sono gli stessi che sette anni fa
misero a loro disposizione il terreno di via Pallavicini (e
fecero benissimo) e che sembrano trascurare il fatto che non ci
si trova davanti a degli sconosciuti ma a persone che in tutti
questi anni non hanno creato problemi di sorta in quella zona",
salvo quelli di parcheggio nei giorni di preghiera. In ogni caso,
la consultazione che parte sulla moschea deve ora essere aperta a
tutti ma ponendo "un netto discrimine tra chi, pur ponendo
domande che esigono risposte, ed esponendo dubbi che vanno
dissipati, riconosce comunque la necessita' di garantire il
diritto dei fedeli islamici a professare la propria religione e
chi, di fatto, lo nega". In altre parole, "gli esponenti politici
del centrodestra, in particolare, debbono scegliere da che parte
stare".

inviato il 24/09/2007 19:57:53

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