(ER) CHIESA BOLOGNA. COMUNE, UNIONE BLINDA
OPPOSIZIONE SU BERSAGLI DIVERSI- PRC: CENSURA. DL: NON RIACCADA
(DIRE) Bologna, 18 giu. - Niente scuse del Comune di Bologna al
cardinale Carlo Caffarra, niente dimissioni per il presidente del
quartiere "incriminato", Carmelo Adagio. La battaglia in
Consiglio comunale sulla "Madonna piange sperma" ha messo muro
contro muro centrosinistra e centrodestra, con la maggioranza che
prende le distanze dell'evento gia' cancellato ma di fatto
"blinda" il presidente del quartiere di cui Fi e An hanno chiesto
invano la testa. Di piu': al tentativo di voto bipartisan su
almeno uno dei quattro documenti portati in aula dal
centrodestra, che nell'occasione si e' presentato spaccato tra
chi puntava su Adagio e chi su Cofferati, il Ds Claudio Merighi
ha risposto picche ribaltando le accuse. Quella del San Vitale
era "un'iniziativa gravemente sbagliata e non ci sara'. Mi spiace
che il centrodestra abbia tanta soddisfazione, nella blasfemia
che condannate- si e' rivolto ai banchi dell'opposizione- iscrivo
molti dei vostri interventi e dei vostri ordini del giorno. Usate
un'immagine sacra per fare polemica politica".
Uno stop durissimo arrivato dopo la grandinata di critiche
alla maggioranza e in barba al dialogo instaurato sulla sicurezza
ma non solo (c'e' anche la moschea, sulla quale l'amministrazione
valuta l'idea dei finiani di creare una fondazione) tra Ds e An.
Oggi An era in prima fila assieme ai forzisti per chiedere le
dimissioni di Adagio. In questa vicenda "rigore vuol dire un
esposto in Procura, le dimissioni del presidente e l'esclusione
dell'associazione coinvolta da ogni manifestazione futura",
elenca Galeazzo Bignami. Forza Italia ha portato in Consiglio un
dossier illustrato ("Se questa e' cultura") per documentare anche
altre iniziative di vicolo Bolognetti. (SEGUE)
(DIRE) Bologna, 18 mag. - Diversa la posizione della Tua Bologna,
che ha puntato le critiche sullo stesso sindaco Sergio Cofferati.
"Le due dichiarazioni- spiega Silvia Noe'- scaricano le
responsabilita' del Comune sull'autonomia del quartiere, ma c'e'
una responsabilita' solidale di tutti coloro che hanno dato il
patrocinio". Inoltre l'episodio scoppiato in questi giorni "non
e' un caso isolato", ricorda un'altra guazalochiana, Maria
Cristina Marri. Che ricorda il caso Sexishock, "dove si
accomunavano le collane anali al rosario".
A sinistra s'indigna Rifondazione comunista: "Respingo
completamente- contrattacca il capogruppo Prc Roberto
Sconciaforni- questa campagna fondamentalista delle destre contro
la la puralita' culturale e di genere. Un conto e' criticare un
titolo provocatorio, un conto pretendere una censura totale, che
e' inaccettabile". La Margherita, la prima forza della maggiranza
a fare sentire la propria indignazione per l'evento estivo del
San Vitale, ammette con Paolo Natali che "le provocazioni possono
anche servire", ma non in questo caso. "Mi auguro- conclude il
Dl- che da quanto accaduto si traggano gli opportuni
inviato il 18/06/2007 23:00:06