- BOLOGNA- L'allargamento della giunta richiesta dal
sindaco di Bologna Sergio Cofferati rischia di far deragliare la
"Bicamerale" di Palazzo D'Accursio. La commissione Statuto,
infatti, da tempo al lavoro su una serie di modifiche al testo
comunale (tra cui, appunto, qualla che rendera' possibile portare
fino a 16 assessori la giunta), ha pronto il primo pacchetto di
modifica da portare in consiglio. Ma e' quasi impossibile che
l'approvazione definitiva avvenga prima delle vacanze estive,
visto lo scontro tra i poli che ha infiammato anche questa
mattina la seduta di commissione, con alzate di voce e battute al
cianuro. Tanto da far concludere al vicepresidente del consiglio
comunale, Paolo Foschini (Fi): "Oggi e' diventato chiaro che un
accordo politico non c'e', quindi qui o lo si cerca oppure ognuno
va per la sua strada". Una ricucitura sara' tentata tra i
capigruppo mercoledi', ma le probabilita' per il centrosinistra
di incassare le riforma (attivi in questo senso soprattutto Ds e
Dl) prima del rompete le righe del 25 luglio si assottigliano
molto.
L'opposizione di centrodestra, infatti, punta infatti
decisamente i piedi: e se Alleanza nazionale chiede formalmente,
con Patrizio Gattuso, che sia lo stesso sindaco ad intervenire
per spiegare le ragioni dell'allargamento della giunta e minaccia
in caso contrario di abbandonare la commissione, Ltb e Fi
insistono sul fatto che il via libera all'allargamento rischia di
arrivare senza gli interventi di modifica gia' previsti sui
lavori del consiglio (tra i quali anche il riconoscimento
dell'indennita' ai consiglieri comunali). "Non si puo' approvare
l'allargamento della giunta e rimandare tutto il resto a
settembre- sbotta il guazzalochiano Alecs Bianchi- Io sono qui
per difendere le prerogative dei consiglieri comunali".
(Bil/ segue)
(DIRE) - BOLOGNA- Secondo Daniele Carella, capogruppo di Forza
Italia, con l'aumento del numero degli assessori "del 60% cambia
completamente tutto", anche per quanto riguarda il lavoro dei
consiglieri comunali. Giusto quindi intervenire
contemporaneamente sui due fronti: e poi, prosegue il forzista,
"non e' stato ancora spiegato il perche'" si vuole eliminare il
vincolo oggi esistente sulla composizione dell'esecutivo
comunale. Il suo sospetto e' che "per mantenere gli equilibri
della coalizione sei posticini in piu' (oggi gli assessori a
Bologna sono per forza dieci, ndr) facciano comodo". Ma cosi' la
giunta diventa "un postificio, o un ufficio di collocamento",
accusa Carella. "Se il sindaco riterra' di utilizzare la
possibilita' di ampliare la giunta motivera' la sua scelta, dando
conto dei costi e dei benefici", replica pero' Paolo Natali,
della Margherita.
E sulla richiesta dei finiani di convocare il primo cittadino
in commissione perche' renda conto di persona circa la necessita'
di costituire una maxigiunta, sono i Ds ad alzare il muro: "E' un
terreno sul quale non siamo disposti ad andare- taglia corto
Sergio Lo Giudice, consigliere della Quercia- le domende al
sindaco non troveranno risposta in questa sede". Lo scontro
politico pero' c'e' e si vede tutto: allora il presidente Carlo
Monaco (Ltb) chiude la seduta dando per trattato il primo
pacchetto di modifiche statutarie, e quindi l'allargamento della
giunta fino a 16 assessori, ma rimandando alla conferenza dei
capigruppo la ricerca di un nuovo accordo tra i partiti. "Siamo
ad una impasse rispetto alla quale un chiarimento politico
inviato il 18/07/2005 19:08:26