Paolo Natali
Paolo Natali

 

LUNGOSAVENA


(ER) STRADE BOLOGNA. DAL COMUNE: PROVINCIA OSTACOLA LUNGOSAVENA
CRITICHE BIPARTISAN DA CONSIGLIERI;BLOCCO PER RIMPALLI SU LOTTO3

(DIRE) Bologna, 12 apr. - La
Lungosavena procede a rilento. O
meglio, e' quasi ferma. E la colpa e', dicono da Palazzo
D'Accursio, della Provincia di Bologna. A puntare il dito in modo
netto contro Palazzo Malvezzi, questa volta, non e' infatti il
comitato di cittadini "Per Villanova", ma i consiglieri del
Comune di Bologna. In mattinata, proprio a Palazzo D'Accursio
un'udienza conoscitiva in commissione con i tecnici dei Lavori
pubblici del Comune ha fatto il punto sulla strada che dovrebbe
collegare la via Emilia levante con la Trasversale di pianura,
passando per i Comuni di Castenaso e Granarolo. Un'opera che va
avanti tra numerosi ritardi e rinvii: la strada fu in parte gia'
finanziata nel 2000, quando si firmo' un accordo di programma per
la sua realizzazione tra Comune e Provincia di Bologna e i Comuni
di Granarolo e Castenaso. Per Davide Celli, consigliere Ecodem a
Palazzo D'Accursio, "la Provincia in tutto questo ha grosse
colpe, a partire dalla rotonda di Castenaso che fu un grosso
errore": dunque, Palazzo Malvezzi "e' meglio che si dedichi meno
alla caccia e piu' alle strade".
L'attacco nei confronti della Provincia, additata come
principale responsabile dei ritardi, e' in ogni caso bipartisan.
Apre le danze Daniele Carella, capogruppo di Forza Italia in
Comune. "Se la Provincia non e' in grado di produrre atti, allora
facciamolo noi- afferma- e' avvilente che dopo sette anni i
cittadini siano ancora qui a dire che l'opera e' utile: non
costringiamoli al continuo rimpallo fra gli enti, ma prendiamo
l'iniziativa e diamo uno sbocco a questa vicenda kafkiana".
Durissimo poi il commento di Celli. "La Provincia e' un ente
inutile e si vede da queste cose- attacca l'Ecodem a testa bassa-
finche' deve far sparare a qualche cinghiale va bene, ma sulle
cose che deve effettivamente fare, come le strade, non e' in
grado". (SEGUE)

(DIRE) Bologna, 12 apr. - Celli e' un fiume in piena: la
Provincia "e' capace solo di dividere le opere in tanti lotti,
come uno spezzatino: bisogna andare oltre questo meccanismo per
cui i cittadini devono bussare ai vari uffici per capire chi si
occupa dei lotti". Piu' diplomatico Paolo
Natali (Dl), presidente
della commissione Infrastrutture del Comune, che annuncia la
"convocazione di una commissione congiunta con la Provincia, alla
presenza degli amministratori di Granarolo e Castenaso, per fare
il punto sull'avanzamento della situazione". Anche perche',
sottolinea
Natali, "sul lotto tre non c'e' ancora una risposta su
quando verra' realizzato e da chi"; dunque, "occorre prendere
atto che qualcosa non sta funzionando".
Il nodo principale della Lungosavena riguarda proprio il
lotto tre, per il quale il comitato dei residenti di Villanova,
presenti oggi a Palazzo D'Accursio, chiede il "disincagliamento".
Il vero scoglio, pero', e' che Palazzo D'Accursio lo ritiene a
carico della Provincia, mentre l'assessore alla Viabilita' di
Palazzo Malvezzi, Graziano Prantoni, sostiene invece sia di
competenza del Comune di Bologna. In questo non aiuta certo
l'accordo di programma del 2000, in cui si stabiliscono con
chiarezza gli enti responsabili dei quattro lotti tranne che per
il terzo. Nel documento si spiega infatti che "l'ente procedente
per il lotto tre sara' il Comune di Bologna", ma che, vista
l'ingente somma necessaria ai lavori (circa 20 milioni di euro),
tocchera' alla Regione reperire i fondi necessari. Dunque, come
sottolinea Raffaela Bruni, direttore del settore Lavori pubblici,
"il Comune di Bologna non puo' fare il progetto se non ci sono i
fondi". (SEGUE)


(DIRE) Bologna, 12 apr. - A questo si aggiunge l'arretratezza
degli altri lotti della Lungosavena, di cui e' stato realizzato
solo il primo (dalla tangenziale di Bologna alla rotonda di
Castenaso): il lotto due-bis, in capo a Castenaso con un
contributo di oltre 2,5 milioni di euro da parte di Hera, "e'
ancora in fase di inizio cantiere", spiegano i tecnici di Palazzo
D'Accursio, mentre il secondo lotto, tra via dell'Industria e via
del Bargello, che e' sulle spalle di Bologna, dopo la conclusione
del ricorso al Tar chiesto dall'azienda Baschieri dovrebbe
partire a inizio 2008.
Per il quarto e ultimo lotto, infine, sono gia' stati
stanziati gli 11 milioni necessari: sette dalla Provincia (nei
bilanci tra il 2002 e il 2005), 2,5 da Hera e 1,5 milioni dal
Comune di Granarolo. In totale, per 14 chilometri di strada,
serviranno circa 45 milioni di euro. "Qui non parliamo di
noccioline, ma di un sacco di risorse pubbliche- fa notare Maria
Cristina
Marri, consigliere comunale dell'Udc in Comune a
Bologna- non ha senso investire cosi' tanti fondi quando non si
sa chi fa cosa. E allora- conclude- non riempiamoci cosi' tanto
la bocca con discorsi sulla Citta' metropolitana, sulle politiche
di area vasta o sulla Conferenza dei sindaci".


 

inviato il 13/04/2007 12:42:02

©2008 www.stranigiorni.com