(ER) SICUREZZA BOLOGNA. DIETROFRONT DS-DL: AVANZA RIFORMA MANCUSO
E CONTROPIEDE CDL SU ODG UNIONE: GIUNTA DOVRA' ACCOGLIERE PALETTI
(DIRE) Bologna, 16 mar. - Tra marce indietro (della maggioranza
di centrosinistra) e contropiedi (lanciati dall'opposizione)
avanza la riforma Mancuso. Con il via libera ad un ordine del
giorno sottoscritto pure dal centrodestra e che corregge
l'impostazione iniziale del testo, si sblocca quindi la delibera
dell'assessore agli Affari generali del Comune di Bologna, che
assegna nuove competenze ai Quartieri sul terreno della sicurezza
e della qualita' urbana, dopo la frenata ad opera dell'asse Ds-Dl
di una settimana fa (quando il diellino Paolo Natali prometteva
"qualche paletto" da porre al documento).
Nella seduta odierna della commissione Affari generali il
diessino Emilio Lonardo e lo stesso Natali mettono sul tavolo
l'odg per fare chiarezza attorno alla "devolution" messa a punto
dall'ex giudice. Rispetto alle critiche di una settimana fa, in
sostanza la maggioranza "condivide" la riforma che devolve ai
nove quartieri bolognesi una serie di competenze su degrado e
controllo del territorio. Ma da Ds e Margherita si "invita"
(questa la formulazione dell'ordine del giorno) la giunta
Cofferati "a rendere disponibili gli strumenti e ad identificare
le risorse necessarie" da fornire agli sportelli Sicurezza dei
Quartieri. Non solo: l'odg chiede di "completare la
riorganizzazione del corpo di Polizia municipale, comprensiva
dell'implementazione della figura del vigile di prossimita'", la
figura che deve garantire, in un'ottica di decentramento, la
sicurezza sul territorio. (SEGUE)
(DIRE) Bologna, 16 mar. - Altra richiesta del centrosinistra e'
la definizione puntuale di rapporti e responsabilita' tra organi
di quartiere e Polizia municipale. Infine, gli ultimi due inviti
contenuti nel documento: dotare di un indirizzo omogeneo le
strategie messe in campo per la sicurezza e, dopo una valutazione
sull'efficacia dell'attivita' svolta, armonizzare la domanda dei
quartieri e la capacita' di risposta degli assistenti civici.
Ma suona in fretta l'ora dell'imboscata del blocco di
centrodestra: "se nell'ordine del giorno quel 'si invita' diventa
'si impegna', noi non solo lo votiamo, ma lo sottoscriviamo", il
contropiede avviato dal capogruppo Ltb, Alberto Vannini.
Impostazione condivisa anche da Enzo Raisi, presidente del gruppo
di An e da Daniele Carella, capogruppo forzista, che solo qualche
minuto prima bollava la riforma come un "lavoro monco", al grido
di "Bologna non e' Los Angeles". Mancuso incassa e si dice
disponibile a ritoccare il testo e cosi' la "devolution" inizia
il viaggio verso l'approvazione finale in Consiglio.
inviato il 19/03/2007 08:47:29