Paolo Natali
Paolo Natali

 

SICUREZZA E QUARTIERI


(ER) SICUREZZA BOLOGNA. L'ULIVO FERMA LA 'DEVOLUTION' DI MANCUSO
ODG PER CORREGGERE PIANO CHE PREVEDE VIGILI AFFIDATI AI QUARTIERI

(DIRE)
Bologna, 7 mar - Ds e Margherita stoppano la "devolution"
sulla sicurezza del'assessore comunale agli Affari generali
Libero Mancuso, la riforma che prevede il passaggio ai nove
quartieri di
Bologna di una serie di competenze su degrado e
controllo del territorio. "Poca chiarezza nella delibera" sui
reali strumenti che verranno assegnati ai presidenti di
quartiere, primo fra tutti la possibilita' di disporre dei nuclei
di vigili di prossimita'. Un punto, questo, sollevato per primo
dal diellino Paolo Natali, sul quale all'interno della stessa
amministrazione paiono esserci punti di vista diversi. Se infatti
per Mancuso il rapporto tra il presidente del quartiere e i
vigili assegnati al suo territorio sara' "lo stesso di quello che
esiste tra il sindaco e il comandante dei vigili", lo stesso
numero uno dei fischietti Romano Mignani corregge l'assessore:
"Non si vuole costruire una polizia di quartiere, la legge non lo
permetterebbe. Si vuole rendere piu' strutturato un rapporto che
oggi e' a livello personale".
Cosi' dopo quasi tre ore di discussione questa mattina in
commissione Affari generali ed istituzionali i consiglieri
ulivisti vogliono vederci piu' chiaro e annunciano un ordine del
giorno "per mettere qualche paletto", come spiega Natali.
Iniziativa condivisa anche dai Ds presenti, Milena Naldi ed
Emilio Lonardo, colleghi di partito di Mancuso, dato che occorre
"definire meglio le competenze", secondo l'espressione del
secondo. "Vista la disponibilita' dell'assessore, non mi sento di
dire che la delibera e' licenziabile per il Consiglio", dice
Naldi. E la presidente Maria Cristina Marri (Ltb) prende atto.
(SEGUE)


(DIRE) Bologna, 7 mar. - E pensare che Mancuso, nel presentare
l'atteso documento che assegna ai quartieri gli sportelli
sicurezza, che prevede comitati con le forze dell'ordine in capo
a ogni amministrazione decentrata e disegna un futuro decentrato
della sicurezza incardinato sui vigili di prossimita', aveva
chiesto un "atto di responsabilita' da parte di ciascuno di voi".
"Invito tutti i consiglieri- dice Mancuso- a superare le
polemiche e partecipare a questa tentativo che e' la cosa piu'
importante che l'amministrazione puo' fare sulla sicurezza".
Ma i consiglieri non hanno invece risparmiato critiche da
entrambi gli schieramenti, fino a rimandare la discussione in
Consiglio. Parte Natali, che fa proprie le riserve avanzate a suo
tempo dal San Vitale: "Il rischio e' che i quartieri si trovino
in capo responsabilita' ma se mancano poteri effettivi non
riescano poi a dare risposte efficaci". Insomma il vigile di
quartiere "a chi risponde?". E poi di questi vigili "ne abbiamo
parlato tantissimo e siamo tutti d'accordo, pera' questa proposta
deve trovare una conseguenza dal punto di vista organizzativo",
con "una disponibilita' effettiva di personale". Invece la
riforma della municipale e' ancora al palo della trattativa coi
sindacati.
E mentre il Polo chiede "con quali soldi" si fara' la riforma
della sicurezza (Alecs Bianchi, Ltb) e sospetta si tratti solo di
una "corsa nel nulla" (Daniele Carella, Fi), anche dai Ds
arrivano perplessita'. "Condivido questo impianto- premette
Naldi- ma sulla qualita' urbana ci deve essere una regia
condivisa, se no si rischia di iniziare male un processo che
aspettiamo da molto tempo".

inviato il 07/03/2007 15:50:08

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